"Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire."
Questa citazione è di Jesse Owens, velocista e lunghista statunitense, quattro medaglie oro e stella dei Giochi Olimpici di Berlino 1936.
Avrei qualche appunto da fare al Signor Owens, se me lo permette..
Arrivare al traguardo non è un miracolo ma semplicemente la giusta ricompensa per il tuo coraggio, quello di indossare il pettorale e arrivare alla griglia di partenza. Per il resto condivido questo pensiero. La corsa non è solo arrivare alla fine sano e salvo 😄 ma sono tutte le emozioni e la fatica che provi mentre affronti il tuo obiettivo.
Ora, cosa fai quando hai raggiunto il tuo traguardo?
Dopo che hai portato a termine il tuo progetto.. cosa diamine fai?
Ecco ieri sera, dopo la bellissima gara di Vercelli e dopo aver raggiunto il mio obiettivo mi domandavo questo: e adesso che faccio?
Devo ammettere che mi sono fatta prendere da un momento di sconforto. Probabilmente il pieno di endorfine e piacere che mi aveva pervasa durante la giornata si era dissolto mandandomi in crisi di astinenza. Una tabula rasa. Mi sentivo completamente svuotata.
Il riposo è stato fondamentale.
Ogni corridore amatoriale si pone degli obiettivi cercando di incastrare e gestire tutta la giornata e riuscire a trovare il momento giusto per uscire a correre tra lavoro, figli, spesa, compagna, mogli, amanti etc.. Insomma pianificare è bello e utile ma non sempre tutto va nella giusta direzione e quando i pianeti non si allineano possono anche saltare allenamenti oppure ti tocca uscire a orari improbabili.
Ma la vita è anche questo e la corsa in un certo modo ci rende resilienti e costanti. Alleniamo il corpo per allenare la mente a non mollare, a resistere, ad essere costante e non perdere di vista i propri obiettivi.
Quindi questa mattina, sveglia e in pieno possesso delle mie facoltà, ho preso in mano il planner e pianificato le prossime uscite, i prossimi allenamenti e le prossime gare.
Avere sempre un obiettivo in testa. Provare sempre a superare i propri limiti. Ripartire da dove si è arrivati. Questo permette di crescere ed evolvere come Persone e come Runner.
Ma accettiamo anche i passi falsi. Le cadute e le fermate. Sono parte del nostro percorso. Facciamone tesoro. Nessuno è perfetto ma ogni cosa può essere perfezionata.
Dopo il Traguardo, si riparte. Più consapevoli e felici di prima!
E ora vi lascio i miei consigli di lettura, questa settimana andiamo sul tecnico con un corridore che stimo molto e ha pubblicato due manuali. Se avete modo seguitelo sul suo profilo Sempre di Corsa. Ogni mattina pubblica consigli.
Sempre di corsa, Lorenzo Lotti
Da 10K a 100K, Lorenzo Lotti
Buona Settimana e Buone Corse.
Ross
Capitato anche a me dopo la mia prima mezza ufficiale: ci avevo pensato tanto, l'avevo preparata con emozione e una volta finita ti rimane quel senso del "E ora che faccio?". Ma fortunatamente l'abitudine di guardare avanti ti fa subito pensare a nuovi obiettivi e nuove sfide...
RispondiEliminaChe bello!!!! La prima Mezza non si scorda mai.. la preparazione e quella emozione che ti prende appena prima di partire.. e quando hai finito ti devi porre degli obiettivi, godere di quello che hai ottenuto e cercare nuove avventure !
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