martedì 4 febbraio 2025

Quella gara che non ti aspetti - Il Bergamo Urban Night Trail raccontato dal nostro Nick

Abbiamo letto molti post e visto molte foto del Bergamo Urban Night Trail. Forse però il modo migliore per viverne le emozioni e capire cosa è stato e cosa si è provato è quello di farselo raccontare da chi c'era. E allora la parola va al nostro Nick.
BUONA LETTURA!

Iniziato l'anno con i 21 km di Novara c'è già troppa pianura nelle mie scarpe.
Allora, in attesa delle prime gare di della stagione, mi faccio solleticare da questo evento...
In coppia con Branda abbiamo già assaggiato queste strade, ma di giorno.
L'idea di un Night Trail mi piace.
Arrivo in Città e raggiungo il Village, è in centro, proprio sulla via principale.
Mescolati con i residenti ci sono un sacco di turisti... tantissimi stranieri.
E poi ci sono i runner... ci riconosciamo subito.
Pioviggina e siamo gli unici senza ombrello.
Smaltite le formalità, raggiungiamo la palestra che fa da logistica, spogliatoio, deposito borse e... chiacchere pre gara.
Pronti, ognuno con i suoi rituali, usciamo e facciamo un giro di riscaldamento... nel frattempo ha cominciato a piovere bene.
Ad un certo punto l'orologio ci ricorda che siamo prossimi allo start...
Raggiungiamo la zona di partenza ed entriamo in campo gara.
Fregatura, siamo dentro e non si può uscire... ma c'è un ritardo con i pettorali, c'è da aspettare.
Di solito non entro in griglia troppo presto... per non essere troppo avanti.
Ma stavolta ha un aspetto positivo.
Quando il Commissario di gara ci fa accendere le luci, mi giro indietro, salgo su una transenna e il colpo d'occhio è spettacolare.
Briefing... è un aggiornamento su fango e scale scivolose... apposto!
Poi finalmente si parte.
Traffico bloccato e siamo padroni del Corso.
Facciamo un paio di svolte belli pimpanti, poi ti arriva addosso la Bergamo vera.
Dietro un angolo la strada si stringe, diventa un vicolo e pure in salita!
Da lì sarà tutto un correre nelle stradine storiche, su quelle scalinate fatte di gradini, troppo corti per fare due passi e troppo lunghi per farne uno.
Mentre sbuffi pensi che forse in televisione stasera c'era qualcosa di bello e potevi stare a casa... poi senti quello dietro che fa una battuta, tu ti attacchi... quello a fianco risponde.
In un attimo passa tutto.
Adesso un gruppetto di estranei corre e chiacchera come se si fossero dati appuntamento...
Poi arriva uno che dice: allora, dietro la curva spiana... è l'ultima salita, poi è tutta discesa... giù a destra siamo arrivati...
Sta mentendo maledetto!
Nel frattempo siamo in cima a Città Alta e dalla balconata delle mura, grazie anche alla pioggia che ha pulito l'aria, la vista è emozionante.
Il panorama, anche di notte, ripaga pienamente...
E poi c'è il serpentone delle frontali che scorrazza, chi avanti e chi dietro.
Visto che è Urban... ma è anche Trail, l'Organizzazione ci regala anche un tratto in discesa con abbondante fango, Holiday on Ice applaude i numeri fatti.
Quando ti diverti passa in men che non si dica, infatti in un attimo siamo di nuovo in centro a Città Bassa.
E se la salita pareva ostica, anche la discesa sa dare il suo filo da torcere.
Piove ancora, ma non importa, in lontananza si vede l'arco dell'arrivo, si sente la musica e lo speaker che parla, ti infili nel corridoio del traguardo ridendo.
Perché alla fine, come dice il motto di gara "Follow Your Passion", tutto è stato bello.
L'ultimo passaggio è quando torni negli spogliatoi, lì è tutta caciara, racconti di un prova a fare questa, prova a fare quella...
La cosa più esilarante è dopo il cambio, in fondo alla scala uscendo dalla palestra.
C'è una di quelle pozzanghere che arrivano alla caviglia... e al buio ci finiamo dentro tutti, perché tornare a casa con i piedi asciutti pareva brutto!
Grande Nick.
Keep on running!

LC







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